Premio Allegrino 2016: appuntamento con la decima edizione sabato 9 aprile presso l’Auditorium “Petruzzi”.

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Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con il “Sì all’Uomo” del Premio nazionale “Domenico Allegrino”. Quella di sabato 9 aprile, è la decima edizione dell’evento, ideato e realizzato dal 2007, in occasione della ricorrenza della scomparsa dell’imprenditore ed ex sindaco di Pescara (29 marzo 1999), dall’Associazione a lui intitolata. La manifestazione si terrà alle ore 9,30 all’Auditorium Petruzzi di Pescara. Il Premio, occasione speciale per rivivere le storie di chi ha scelto di aprirsi alla vita e donarsi agli altri senza riserve, racconterà quest’anno le storie del dottor Pietro Bartolo, del professor Antonio Silvio Calòe del giovane egiziano Mousa Shala.

Bartolo (nella foto d’apertura) ha detto “Sì all’Uomo” da quando, in qualità di dirigente medico responsabile dell’Asl di Lampedusa, ha iniziato a soccorrere i migranti che arrivavano nell’isola siciliana più vicina all’Africa, diventata simbolo europeo dell’emergenza profughi e dello spirito di accoglienza. L’instancabile medico, che con grande cuore e umanità aiuta dal 1991 immigrati, bambini e donne che fuggono dalla violenza e dalla miseria, ha ispirato anche il documentario di Gianfranco Rosi, “Fuocoammare” (a destra il trailer) che ha vinto di recente l’“Orso d’oro” al Festival di Berlino. Una statuetta che Bartolo stesso, di ritorno dalla capitale tedesca, ha riportato ai lampedusani definendola la “Coppa dei Campioni della solidarietà”.

Pietro-Bartolo

Altrettanto significativa l’esperienza di Calò (anche lui sarà intervistato dalla presidente della onlus Antonella Allegrino) docente di Storia e Filosofia al Liceo classico Antonio Canova di Treviso, che insieme alla moglie e ai figli ha accolto nella sua villetta di Camalò, frazione del comune di Povegliano, sei immigrati sbarcati in Sicilia: due nigeriani, due ghanesi e due gambiani, tutti dai 19 ai 30 anni. Una decisione che ha preso dopo aver saputo dell’ennesima tragedia in mare. Dall’incontro con gli immigrati che ha accolto nella sua casa, è scaturito un profondo legame affettivo tanto che ora i suo “ospiti” lo chiamano “papà”. Calò, per l’esempio dato, ha ricevuto anche l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana dal presidente Sergio Mattarella (nella foto a sinistra).

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Infine, il premio “Sì all’Uomo” andrà a Mousa Shala, il giovane egiziano che nel gennaio scorso ha sventato una rapina in un supermercato di Torino immobilizzando e consegnando ai carabinieri (con lui nella foto a destra) un rapinatore armato di coltello. Un gesto coraggioso ed esemplare che l’uomo ha compiuto nonostante fosse clandestino. Mousa, che in Italia ha riabbracciato tre fratelli, ha ottenuto il permesso di soggiorno e ha trovato un lavoro.

Il riconoscimento conferito ai premiati consiste in un’opera realizzata in esemplari unici dall’artista Nadia La Torre. Sarà ospite della manifestazione anche il fotoreporter Stefano Schirato che ha realizzato di recente un reportage sulla crisi dei migranti lungo la rotta balcanica. La suggestiva atmosfera del Premio sarà creata dalla performance di Giorgio Di Pietrantonio, compositore e polistrumentista che eseguirà brani musicali con strumenti etnici. Saranno presenti anche numerosi studenti delle scuole medie e superiori di Pescara.

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